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Risparmio per connettore stab SECC

Molte navi di servizio attive sono dotate di un sistema di posizionamento dinamico (DP), ossia un sistema di monitoraggio computerizzato che comprende GPS e sensori di vento e di movimento. Essi inviano informazioni al computer di bordo, che controlla l’angolo e la potenza erogata da ciascun propulsore, permettendo alla nave di mantenere una posizione fissa rispetto al fondale marino o a un sommergibile. Tali sistemi sono normalmente impiegati per trivellazioni offshore e in situazioni in cui non è possibile l’ancoraggio a causa della profondità dell’acqua o di un congestionamento sul fondale marino dovuto, ad esempio, alla presenza di condotte. Questa configurazione presenta numerosi vantaggi, tra i quali una migliore manovrabilità, l’assenza di limiti per la profondità dell’acqua e rapidi tempi di configurazione, tuttavia un notevole svantaggio risiede nel fatto che il sistema può incorrere in avarie e blackout. In questi casi, vi è il pericolo molto concreto che la nave possa andare alla deriva, danneggiando le condotte e provocando perdite catastrofiche, senza citare i danni alle apparecchiature.

Per affrontare questo problema, la SECC ha sviluppato una tecnologia brevettata, nell’ambito della quale i connettori di emergenza bilanciati in pressione garantiscono alla nave una protezione contro deriva allontanamento in caso di perdita di posizionamento dinamico. Posizionato sott’acqua e/o in superficie, quando sarà alla pressione di esercizio, il connettore si romperà in caso di deriva, fornendo una tenuta a secco su entrambi i lati della valvola. Questo fornisce una protezione essenziale per equipaggio, apparecchiature e ambiente, oltre a ridurre in modo significativo i fermi macchina, grazie alla facilità di collegamento e scollegamento.

I connettori sono realizzati da leghe di nichel di alta qualità e acciai Super Duplex per via dei requisiti di resistenza alla pressione e agli agenti chimici. L’aspetto più importante nel funzionamento del connettore di sicurezza è il raggiungimento di una tenuta efficace nella valvola del connettore quando il collegamento è interrotto.

Problema

La moderna esplorazione petrolifera e del gas sta diventando un processo sempre più complesso, che si svolge in ambienti estremi, che suscitano preoccupazioni per la sicurezza di lavoratori e apparecchiature. Mano a mano che le fonti di materie prime tradizionali e più facilmente accessibili si esauriscono, le aziende di esplorazione trivellano a sempre maggior profondità e in ambienti con condizioni sempre più estreme, per mantenere la produzione. 

La trivellazione offshore presenta problemi specifici. L’apparecchiatura è esposta a pressioni piuttosto elevate in ambienti, però, a basse temperature: questa combinazione può forzare un elastomero oltre la sua temperatura di transizione vetrosa, causando la rottura della guarnizione e perdite. Di conseguenza, è importante che ogni apparecchiatura destinata all’esplorazione offshore sia testata e collaudata per il funzionamento a pressioni superiori ai 15.000 psi e a temperature tra i -18°C e i 121°C. Che la trivellazione sia eseguita onshore o offshore, le operazioni di esplorazione incontrano, con frequenza sempre maggiore, agenti chimici aggressivi e di elevata tossicità, in particolare il solfuro di idrogeno, anche noto nel settore come “gas acido”. Questa sostanza è altamente corrosiva e può causare estesi danni ad apparecchiature e materiali di tenuta, oltre a essere estremamente pericolosa per il personale e per l’ambiente. Per questi fattori, le normative diventano sempre più severe nell’imporre apparecchiature ad alte prestazioni, al fine di garantire che gli standard di sicurezza siano rispettati e che l’ambiente sia tutelato.

La tecnologia di autotenuta SECC è stata sviluppata come misura di sicurezza e gestione dei rischi, che, in caso di deriva della nave, eviterà la rottura delle condotte di estrazione e l’inquinamento dell’ambiente marino. Le valvole di ritegno evitano anche la contaminazione dei materiali idrocarburi grezzi da parte dell’acqua del mare. Il connettore è facilmente azionabile da un sottomarino a comando remoto (ROV), ma può anche essere azionato da sommozzatori, attuatori o verricelli, che permettono agli operatori di fare a meno di ghigliottine e altri sistemi di scollegamento di emergenza di superficie e subacquei non controllati. erché i connettori SECC possano fornire una tenuta a secco al momento dello scollegamento, sono necessari materiali di tenuta ad alte prestazioni, che possano garantire una tenuta ermetica su entrambi i lati del connettore.

Inizialmente, SECC si è rivolta a Precision Polymer Engineering (PPE) per sfruttare la vasta e approfondita competenza dell’azienda nel settore petrolifero e del gas e delle soluzioni di tenuta in elastomero per applicazioni impegnative. Nella necessità di trovare una guarnizione, che offrisse prestazioni elevate alle basse temperature, le due aziende hanno collaborato per sviluppare una soluzione di tenuta in grado di soddisfare le massime aspettative di SECC e le specifiche definite dalle normative di settore.  

 Soluzione

PPE fornisce soluzioni di tenuta ad alte prestazioni su misura per le esigenze del cliente. SECC ha contattato PPE e ha fornito all’azienda i requisiti per una guarnizione alternativa, in grado di resistere alle alte temperature, alle alte pressioni e a mezzi chimici impegnativi. Dopo uno studio delle condizioni di processo e dei requisiti della prova API 6A 17D PSL3G PR2, è risultata evidente la necessità di avvalersi di un materiale resistente agli agenti chimici. Tradizionalmente, gli elastomeri resistenti agli agenti chimici non erano adatti alle basse temperature oppure non erano resistenti a tutte le possibili combinazioni di fluidi.

Abbiamo offerto alla SECC due soluzioni di tenuta per la sua tecnologia di connettori, ossia Perlast® ICE G75LT e G90LT, entrambi perfluoroelastomeri (FFKM) a elevate prestazioni, studiati per mantenere l’elasticità a bassissime temperature e in grado di operare negli ambienti estremi, che spesso si incontrano nella moderna esplorazione petrolifera e del gas. I materiali elastomerici Perlast® ICE G75LT e G90LT FFKM sono resistenti a petrolio, idrocarburi aromatici, acqua, inibitori della corrosione a base di ammine, gas acidi e metanolo con flessibilità a temperature molto basse. SECC ha integrato queste guarnizioni nelle proprie linee di prodotti. Sono stati necessari sei mesi per produrre i nuovi connettori e il lavoro di progettazione della guarnizione è stato supervisionato da un team di esperti in ingegneria delle applicazioni PPE.

Le nuove normative nel mercato dell’esplorazione e dell’estrazione petrolifera e del gas richiedono che tutte le guarnizioni in elastomero siano debitamente accreditate e Perlast® ICE G90LT di PPE è stata appositamente sviluppata per soddisfare tutte le specifiche normative del NORSOK M710. Le guarnizioni sono state qualificate anche in conformità ad API 6A 17D PSL3G PR2, un programma di qualifica molto rigido, in cui i connettori sono stati portati alle loro capacità massime, con approfondite prove dei cicli ai massimi parametri operativi.

Risultato

SECC ha integrato, con grande successo, le guarnizioni G75LT e G90LT di PPE nei suoi connettori di sicurezza e non sono mai state segnalate rotture delle guarnizioni che abbiano causato un impatto sull’ambiente. Dal momento che anche un singolo evento di cedimento di una tenuta ha notevoli implicazioni ambientali ed economiche, è importante che, in caso di cedimento DP, i connettori di sicurezza creino una tenuta completamente ermetica da subito e sempre.

SECC sta attualmente lavorando alla standardizzazione delle guarnizioni utilizzate in specifiche gamme specifiche di prodotti e l’implementazione di elastomeri ad alte prestazioni di PPE è intesa a garantire notevoli risparmi sui costi a lungo termine.

Conclusione

SECC ha selezionato PPE come fornitore di guarnizioni per via della sua presenza globale, della sua assistenza competente, della sua reattività e del suo ’impegno costante a sviluppare e testare nuove tecnologie innovative. In un mercato dominato da normative e tolleranza zero nei confronti di perdite e sversamenti, è imperativo che tutti i materiali e le apparecchiature rispettino le necessarie specifiche di settore al fine di garantire la sicurezza delle attività e la tutela dell’ambiente. Nell’ambito della loro collaborazione nel settore petrolifero e del gas, SECC e PPE hanno adottato varie iniziative atte a sviluppare soluzioni di tenuta, che rispondano a problemi connessi ai crescenti requisiti in fatto di temperatura e pressione, ottimizzando la tecnologia e le soluzioni di scollegamento di emergenza. 

SECC Oil & Gas è un fornitore globale di attacchi e connettori per il settore petrolifero e del gas, specializzato in soluzioni di collegamento e scollegamento in tutto il settore, con particolare attenzione alle applicazioni sottomarine. L’azienda è nota per le soluzioni innovative di collegamento, che migliorano l'efficacia operativa e riducono rischi e costi. SECC offre sistemi di collegamento permanente e di scollegamento a passaggio totale, a pressione bilanciata, che garantiscono migliori prestazioni di collegamento con costi di esercizio ridotti, passando attraverso momenti di fermo macchina ridotti, con la protezione di apparecchiature e infrastrutture, insieme a un ambiente operativo più sicuro e senza inquinamento.

 

Come possiamo aiutarti? Contatta i nostri esperti in guarnizioni per l’industria petrolifera e del gas per discutere delle tue esigenze, o avvia una discussione online.

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